Mariano Prosperi, nato a Castelfidardo nel 1951 e morto prematuramente nel 1995, al di là della sua travagliata vicenda umana, resta una grande quantità di opere accomunate da segni folgoranti, disarmanti, tracce di materia sensoriale superficialmente chiarissime ma che suggeriscono una profonda “semiotica dell’anima” tutta da indagare.
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| Alcune interpretazioni di Gesù |
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| Serie di dipinti commissionati dalla madre |
Ho visitiato personalmente questa mostra alle gallerie Sangallo di Tolentino ed ho trovato queste opere molto particolari. Ho potuto conoscere anche il fratello dell'artista Felice Prosperi (nella foto qui in basso), che ci ha gentilmente raccontato aneddoti e particolari riguardo la storia di Mariano.
Dalle sue parole era molto chiaro il legame che li univa.
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| Felice mentre ci parla dei sottobicchieri dipinti |
Da ciò che suo fratello ci ha narrato mi è subito venuto in mente un altro grande artista Jackson Pollock, che ha somiglianze sia stilisitiche che fisiche con l'artista marchigiano. Entrambi hanno lasciato questo posto in modo brusco, non silenzioso. Eppure erano anime quiete all'apparenza ma probabilmente molto cariche di energia al loro interno, energia che non sono riuscite a contenere.
L'arte per entrambi penso sia stata una forma di profonda terapia. Vi lascio alla visione di alcuni scatti che ho fatto durante la mostra.
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| Rappresentazione di alcuni Santi |
Fonte: Emmaus
tutti i diritti sono riservati all'autore delle opere.
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